venerdì 26 agosto 2016

Terremoto, il bilancio si aggrava ancora. Nuove scosse, crolli ad Amatrice

Si aggrava ancora il bilancio delle vittime del terremoto nel Centro Italia, aggiornato dalla Protezione Civile: 267 morti, 207 dei quali ad Amatrice, 49 ad Arquata e 11 ad Accumoli. I feriti passati per gli ospedali di Lazio, Umbria e Marche sono 387, ma si sta verificando quanti ancora siano ospedalizzati. Fino a ieri sono state 238 le persone estratte vive dalle macerie: ai 215 salvati dai Vigili del Fuoco, si devono infatti aggiungere 23 tratti in salvo dal Soccorso Alpino. "Un miracolo laico", ha detto Alfano giunto ad Arquata del Tronto.
La terra continua a tremare.

giovedì 25 agosto 2016

TERREMOTO - Gli esperti: “In Italia siamo ben lontani da una cultura di prevenzione” [AUDIO]

“Iniziato il coordinamento tra il Consiglio Nazionale e gli Ordini Regionali delle Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo e Molise, per verificare la disponibilità immediata di intervento da parte dei geologi più vicini all’area epicentrale e professionalmente preparati ad operare in emergenza sismica, qualora pervenisse una richiesta di attivazione”. Lo ha dichiarato Adriana Cavaglia’Coordinatrice della Commissione Protezione Civile del Consiglio Nazionale dei Geologi. <Ascolta>
“I geologi esprimono pieno cordoglio alle famiglie , alle popolazioni drammaticamente colpite – ha proseguito Cavaglia’ – e sono pronti ad intervenire a supporto della Protezione Civile e delle Strutture regionali, per offrire il proprio contributo in attività tecniche nei luoghi colpiti dal sisma che ha interessato l’Appennino Centrale.

mercoledì 24 agosto 2016

TERREMOTO – Il sindaco di Amatrice: “Una tragedia. Si scava tra le macerie – [AUDIO]

La scossa, lunga e terribile, ha lasciato un cumulo di macerie. Amatrice è uno dei centri più colpiti dal terremoto che questa notte ha colpito l’Italia centrale. La cittadina in provincia di Rieti ha subito danni strutturali gravissimi, con decine di case crollate e un numero di vittime che certamente è destinato a crescere. Nella notte le drammatiche parole del sindaco “Le strade di accesso al paese sono isolate, lancio un appello per liberare le strade. Meta’ paese non c’e’ piu’, abbiamo gente sotto le macerie. Abbiamo spazio per elicotteri di soccorso, ma la priorita’ e’ liberare le strade”. E’ il drammatico appello lanciato nell’immediatezza della tragedia dal sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi.

domenica 21 agosto 2016

Spirito decoubertiano

Ultimo giorno di Rio2016, oggi assisteremo alle ultime gare in programma e la cerimonia di chiusura dove la fiamma olimpica si spegnerà definitivamente nel braciere di Rio per tornare ad ardare tra quattro anni in Giappone A Tokyo 2020.
In questa edizione, così come nelle precedenti ogni atleta ha onorato lo spirito Decurbertiano delle olimpiadi che ogni volta si rinnova nella famigerata frase “L’importante non è vincere, ma partecipare”. E a proposito di questa frase, anche se tutti l’attribuiscono al barone francese Pierre de Coubertin, in realtà fu enunciata nel 1908 dal vescovo anglicano Ethelbert Talbot della diocesi di Pennsylvania nel corso della cerimonia tenuta nella cattedrale di Saint Paul di Londra in onore dei partecipanti ai Giochi Olimpici di Londra. Al di là della “paternità” della suddetta -frase, questo “motto” è perfetto per fare una sintesi di quanto avvenuto all’edizione messicana dei Giochi nel 1968.

sabato 20 agosto 2016

Una partita lunga tre secondi

Ultimi due giorni di Rio 2016 e ultimi due aneddoti da raccontarvi per Olimpia Racconta. Oggi abbiamo deciso di raccontarvi della storica partita di basket tra gli Stati Uniti d’America e l’ Unione Sovietica, una partita giocata alle Olimpiadi di Monaco di Baviera.
Siamo nel 1972, la strategia della coppia Nixon-Kissinger porta gli Stati Uniti ad uno storico riavvicinamento alla Cina comunista e, di conseguenza, ad un deciso periodo di “distensione” con l’Unione Sovietica, che condurrà all’importante firma del trattato per la limitazione degli armamenti “strategici”.

venerdì 19 agosto 2016

Olimpiadi insanguinate

Oggi dallo scrigno della memoria estraiamo una pagina nera delle Olimpiadi che racconta di una strage avvenuta a Monaco Di Baviera.
Monaco di Baviera 1972. Sono le 4.4° del mattino del 5 settembre quando un gruppo di terroristi palestinesi appartenenti all’organizzazione legata all’ Olp “Settembre nero” irrompe nel villaggio olimpico prendendo in ostaggio alcuni atleti israeliani. Le richieste dei terroristi sono chiare: per evitare una strage, chiedono la liberazione di 234 detenuti, in larga parte palestinesi. Le ore che seguono sono cariche di tensione; la polizia tedesca cerca una mediazione, mentre da Israele arriva la ferma decisione del premier israeliano Golda Meier di non aprire alcun dialogo con i terroristi. A nulla serve, per smuovere la Meier, nemmeno la notizia, giunta intorno alle 18, della morte di due atleti israeliani.
Alla fine di una giornata estenuante, la polizia tedesca, con una tattica assai discutibile come vedremo, accontenta la richiesta dei terroristi fornendo loro un automobile con la quale raggiungere l’aeroporto.

Essere Normale, il nuovo singolo della Diversamente Band

Uscirà il 12 agosto 2016, in tutti i digital store, il nuovo singolo della Scooppiati diversamente Band, intitolato “Essere Normale”.
La Band è un progetto sviluppato dalla Cooperativa Sociale H-AnnoZero Onlus, che da oltre trent’anni si occupa di assistenza alle persone diversamente abili a Roma e provincia. Nello specifico questo progetto, propone una Band integrata composta da ragazzi disabili e normodotati, che utilizza la musica come canale d’inclusione sociale.

Il nuovo brano degli Scooppiati propone un sound fresco e coinvolgente, e il suo testo, è una colorata riflessione su cosa sia normale e cosa no, mentre dal cielo, ci piovono addosso una “miriade di cazzate” , per citare la canzone.
Il brano vanta le preziose collaborazioni di Gianfranco Mauto (fisarmonica), Stefano Pogelli (banjo) Giuseppe Tortora (violoncello) e Marcello Sirignano (violino).

giovedì 18 agosto 2016

Mille Miglia distante, il nuovo singolo di Sara Milani

Sara Milani
Mille Miglia Distante, il nuovo singolo di Sara Milani, cantautrice e interprete.
Un brano che nasce dalla storia personale di Sara: un invito a stare attenti a chi si ha accanto. Spesso ci si mostra vicini, ma in realtà sono lontani di cuore e di mente.
Un video molto divertente, che racconta la storia di una ragazza che si prende una piccola rivincita su un suo ex.
Nonostante la crisi e la difficoltà, Sara ha deciso di raccogliere la sfida e di continuare questo percorso musicale e artistico anche attraverso la realizzazione del videoclip, trovando le giuste collaborazioni cercando di fare del suo meglio con le proprie forze.

Immenso Mennea

Nella puntata di oggi lo scrigno della memoria olimpica ci consegna la straordinaria impresa di Pietro Mennea, medaglia d’oro alle Olimpiadi del 1980.
Siamo a Mosca. l’edizione Ventiduesima delle Olimpiadi è caratterizzata dal boicottaggio statunitense in seguito all’invasione sovietica dell’Afghanistan, i Giochi aprono il decennio “pazzo e spensierato” degli anni Ottanta. La finale dei 200 metri vede l’assenza dei velocisti statunitensi imbattibili allora sulla velocità e per gli europei è un’occasione più unica che rara. I favori del pronostico sembrano essere per lo scozzese Wells e soprattutto per il nostro campione, già primatista mondiale, Pietro Mennea reduce dall’incredibile 19” 72 dell’anno precedente a Città del Messico.

mercoledì 17 agosto 2016

Protesta afroamericana

In questa puntata vi raccontiamo i giochi olimpici del 1968 : un anno a dir poco rivoluzionario. Ancora non si sono spenti gli echi del maggio parigino, dell’uccisione di Martin Luther King e Bob Kennedy, della primavera di Praga, del massacro statunitense nel villaggio vietnamita di My Lay, e chi più ne ha più ne metta; in questo clima molto caldo si svolgono le Olimpiadi messicane di ottobre.
Le Olimpiadi messicane sono ricordate per una avvenimento accaduto durante la premiazione dei 200 metri. La gara si è appena conclusa e l’attenzione dello stadio (e del mondo) è tutta concentrata sulla cerimonia di premiazione, sul podio due afroamericani e un bianco. Il primo afroamericano e Tommie Smith medaglia d’oro con un nuovo record sulla distanza fissato sotto i 20 secondi, l’altro è John Carlos, il bronzo, in mezzo c’è il bianco australiano Norman medaglia d’argento.
Ricevute le medaglie, con stupore di tutti, i due statunitensi “salutano” il proprio inno scalzi, con un pugno inguantato di nero alzato al cielo e lo sguardo basso. È il loro modo di protestare contro la discriminazione ancora diffusa negli Stati Uniti verso gli afroamericani: il guanto nero simboleggia la solidarietà, il capo chino l’offesa subita e l’essere scalzi è emblema di povertà.

Fare del bene ai più piccoli con ProVida

L’Associazione Provida Onlus, fondata nel 2000 è un’organizzazione libera, autonoma, democratica, pluralistica, apartitica ed è ispirata ai principi della solidarietà, della pace, della giustizia e della tolleranza.
Lo scopo dell’Associazione è quello di svolgere le proprie attività in ambito sociale soprattutto nei settori dell’assistenza sociale e socio-sanitaria, della beneficenza, dell’istruzione e formazione, della tutela dell’ambiente e della natura; si fa interprete della promozione della cultura e dell’arte, si occupa della tutela dei diritti civili, del lavoro e dell’occupazione; ha portato avanti iniziative di carattere culturale e assistenziale; ha promosso azioni in favore dello sviluppo dei paesi poveri; ha organizzato convegni, manifestazioni, mostre, spettacoli ed iniziative a scopo umanitario.

martedì 16 agosto 2016

Abebe Bikila

Oggi vogliamo parlarvi delle olimpiadi del 1960, con lo sfondo meraviglioso della città eterna, vi raccontiamo le gesta di colui che in una notte di fine estate divenne l’ottavo re di Roma: Abebe Bikila
Gli anni 60 portano l’uomo sulla Luna; negli Stati Uniti si appresta a vincere le elezioni il giovane John Fitzgerald Kennedy diventando il primo presidente cattolico della storia americana, l’Africa inizia a liberarsi dal gioco coloniale europeo, mentre l’Italia del boom economico, della motorizzazione di massa e degli “urlatori” ospita per la prima volta le Olimpiadi, onore che tocca, e non poteva essere altrimenti, a Roma.

Viaggi, tormentoni e ricordi sonori... ma lo ricordate Gabry Ponte?

Un viaggio estivo dedicato ai tormentoni estivi. Chi di voi per esempio ricordava quello dell'estate 2003, La Danza delle Streghe” dell'amato Gabry Ponte? Andrea Meloni e Francesco Vitale non la ricordavano e ve la ripropongono a #inviaggioconlaradio.
Immancabili le nostre rubriche, gli innesti, i momenti social, le curiosità, la musica e l'intrattenimento.
C'è chi ha provato a cercare qualche stella cadente per esprimere un desiderio... e chi, addirittura cerca i pokemon nei supermercati: sì, perché una nota catena di supermercati organizza ogni giorno una vera e propria caccia tra gli scaffali e i reparti...
Qui vi proponiamo anche l'innesto del nostro Piero Cantore che questa settimana ci porta in Basilicata

lunedì 15 agosto 2016

Emil Zátopek

Il nostro ricordo a cinque cerchi è dedicato ad uno sportivo Cecoslovacco, Emil Zàtopek e alle sue tre medaglie d’oro conquistate alle olimpiadi di Helsinki nel 1950.
Emil Zátopek nasce nel 1922 in Cecoslovacchia; sino all’età di 18 anni non si interessa minimamente all’atletica. L’incontro con tale disciplina avviene quasi per caso: è infatti per un’impostazione del proprio supervisore della fabbrica di scarpe in cui lavora, che Emil inizia a correre. Ben presto la corsa diviene una passione per il giovane; allenamenti pesanti, spesso correndo per miglia nella neve indossando stivali da guerra, ne temprano il carattere oltre che il fisico.

domenica 14 agosto 2016

Hitler e il campione afroamericano Owens

Oggi, la storia che abbiamo scelto dallo scrigno della memoria olimpiaca, ci porta nella Germania nazista e allo storico incontro tra Hilter e il campione afroamericano Owens.
Europa, 1936: i totalitarismi impazzano, dilagano; il fascismo in Italia, il Nazismo in Germania e il franchismo che inizia quella guerra civile che lo condurrà ad imporsi in Spagna in pochi anni. In questo clima di forti tensioni ci si appresta ad avvicinarsi ai Giochi tedeschi. Si, proprio quella Germania nazista e razzista avrà il paradossale compito di incarnare, almeno per alcuni giorni, quegli ideali di fratellanza universale propria dello spirito di Olimpia. Una scelta “figlia” dell’epoca di Weimar e a nulla valgono le proteste del presidente americano Franklin Delano Roosevelt che vorrebbe un cambio di sede, si va a Berlino.

sabato 13 agosto 2016

La vittoriosa sconfitta di Dorando Pietri

Non sempre umanità e generosità sono amiche dello sport, a volte queste nobili virtù possono essere la causa di una “vittoriosa” sconfitta. Come è successo a Dorando Pietri.
Siamo nel 1908 nell’Italia giolittiana, alle prese con una forte migrazione, un sud in condizioni disagiate ed un’industria in fase di decollo. Roma suo malgrado rinuncia – con una buona dose di realismo – ad ospitare i Giochi olimpici che tanto de Coubertin avrebbe voluto si svolgessero nella “città eterna”. Tuttavia a Londra, scelta al posto di Roma, l’Italia saprà farsi valere grazie, e soprattutto, alla figura del “piccolo” grande Dorando Pietri.

venerdì 12 agosto 2016

Dalla Calabria in tutta Italia, Voltarelli canta Profazio

Peppe Voltarelli
L’omaggio di Peppe Voltarelli all’antesignano del folk revival in Italia continua a riscuotere consensi e apprezzamenti nel tour di presentazioni e concerti che ha già toccato trenta città italiane, da Reggio Calabria a Trieste, da Roma a Milano, con numerose presenze nei palinsesti radiofonici e televisivi, come il recente passaggio negli studi Rai di Uno Mattina. Appuntamenti che hanno avuto il merito di riportare al centro dell’attenzione un pezzo significativo della cultura calabrese e di esaltare la componente d’autore dell’opera di Otello Profazio che proprio quest’anno ha avuto una consacrazione con il Premio Tenco: un riconoscimento che premia anche l’impegno dell’editore Squilibri che a Profazio ha dedicato già tre volumi, oltre al cd-book Voltarelli canta Profazio, e che si appresta a ripubblicarne tutta la discografia al fine di evidenziarne l’importanza e il valore.

Una “pazza” maratona

Felix Carvajal
Ben ritrovati ad Olimpia Racconta, Rio2016 in questi giorni ci sta regalando tante emozioni e accadimenti che entrano a pieno titolo nella storia dei giochi olimpici. Le medaglie vinte dagli italiani, le cadute dalla trave di Vanessa Ferrari e dell’olandese Van Vleuten nel ciclismo femminile. Tutti avvenimenti che vanno ad arricchire quelli che in questi giorni vi stiamo raccontando. Nella puntata di ieri vi abbiamo raccontato la disorganizzazione delle prime olimpiadi dopo quella di Atene del 1896, mettendo a fuoco le edizioni di Parigi e St. Louis. Oggi ripartiamo proprio di questa edizione, era il 1904, la terza edizione dell’olimpiadi durò quasi quattro mesi dal 1 luglio al 29 ottobre.

giovedì 11 agosto 2016

Disorganizzazione olimpica

Oggi torniamo a parlare delle prime edizioni delle olimpiadi moderne, la fiamma olimpica partita da Atene nel 1896 si avvia verso il nuovo millennio inciampando nella disorganizzazione olimpica francese e americana.
Una volta archiviata l’edizione ateniese del 1896 e messo in soffitta il XIX secolo, ecco che il Novecento si apre ospitando la seconda edizione delle Olimpiadi moderne, in una Parigi dei café-chantant, del Post-Impressionismo e della Belle Époque. Il giornalista sportivo francese Gaston Meyer un giorno affermò: «È un miracolo che l’olimpismo sia sopravvissuto ai Giochi del 1900 a Parigi»; ed effettivamente dopo l’edizione ateniese del 1896, sia nel 1900 in Francia che nel 1904 a St. Louis (USA) le Olimpiadi non brillarono per efficacia e organizzazione.

mercoledì 10 agosto 2016

Cade uno stereotipo secolare, i single non sono tristi

Non tristi e soli, alla disperata ricerca di un’anima gemella. Le persone single sono invece più aperte alle esperienze di quelle che hanno scelto la vita di coppia, hanno un maggiore senso di autodeterminazione e sono più propense ad una maggiore crescita e sviluppo psicologico. A rivelarlo è la ricerca ‘Quello che nessuno ti ha mai detto sui single’, presentata al 124/esimo convegno annuale della American Psychological Association che si è appena chiuso a Denver, negli Stati Uniti.
I single – in Italia secondo dati Censis del 2011 sono oltre 7 milioni – sono ancora ‘vittime’ di stereotipi secolari che i ricercatori dell’Università della California-Santa Barbara hanno deciso di smontare.

Curiosità olimpiche

In questa puntata dallo scrigno della memoria tiriamo fuori le curiosità più divertenti ed interessanti che hanno accompagnato questi 120 anni di Olimpiadi moderne. Iniziamo con il simbolo che caratterizza le olimpiade: I 5 cerchi…
I cinque anelli come tutti sanno rappresentano i cinque continenti, ma non tutti forse sanno che in ogni bandiera esistente al mondo è contenuto almeno uno dei loro cinque colori (blu, giallo, nero, verde e rosso).
Durante la prima edizione dei Giochi moderni, ad Atene nel 1896, mancava… l’oro.
E Al vincitore andavano infatti una medaglia d’argento e un ramo d’ulivo, al secondo una medaglia di bronzo e al terzo nulla. Il più giovane partecipante alle Olimpiadi fu Dimitrios Loundras, un ginnasta greco che nel 1896 aveva 10 anni e conquistò il bronzo nelle parallele a squadre. Il più anziano è invece il tiratore svedese Oscar Swahn, capace di conquistare un bronzo alle Olimpiadi di Anversa del 1920 all’età di 72 anni!!!

martedì 9 agosto 2016

L’oro di Ondina Valla

Ondina Valla
Quinto giorno di Olimpia Racconta. Benvenuti. Oggi Giovanni Fenu ci consegna dallo scrigno della memoria olimpica la storia di una donna straordinaria, Ondina Valla entrata nell’olimpo dei campioni per essere stata la prima donna atleta italiana a vincere la medaglia d’oro era il 1936.
L’Italia fascista ha da poco conquistato l’Etiopia e il tanto agognato “posto al sole”, il regime è all’apice del proprio consenso e gli azzurri si preparano a bissare, in terra tedesca, gli ottimi risultati olimpici ottenuti quattro anni prima a Los Angeles. Le attese sono pertanto alte e poi c’è da sfatare il tabù di quell’oro che ancora non ha arriso, sino ad ora, a nessuna donna atleta azzurra. A sfatare quel tabù Ci penserà Ondina Valla.

lunedì 8 agosto 2016

La marcia d’oro di Abdon Pamich

Ben ritrovati ad Olimpia Racconta, il nostro viaggio a cinque cerchi nel mondo olimpico. Nella puntata di oggi vi raccontiamo le gesta di un atleta italiano che nel 1964 alle olimpiadi di Tokyo vinse la medaglia d’oro nella 50 chilometri stabilendo il record olimpico tuttora imbattuto. Il suo nome è Abdon Pamich.
Abdon Pamich nasce a Fiume nel 1933. subito dopo la fine della seconda guerra mondiale la propria famiglia, così come migliaia di altri istriani e dalmati, è costretta ad abbandonare la propria terra, passata alla Jugoslavia di Tito. Sin da giovanissimo Abdon conferma il proprio talento per la marcia sia nei 50 che nei 20 Km. Il suo miglior momento è senza dubbio quello che lo vede partecipare ai Giochi di Roma del 1960 e a quelli di Tokyo del 1964. A Roma ottiene la medaglia di bronzo, mentre in terra nipponica riuscirà a salire sul gradino più alto del podio.

#Babel – Abbattiamo muri e con le macerie costruiamo ponti verso l’altro

Gemma Gemmiti

Tareq è nato a
 Damasco, io a Roma.
Tareq ha respirato la guerra, io no.
Tareq è cittadino del mondo, lo sono anch’io.
“Mi regali una poesia?”.Era il 14 luglio 2016 quando Tareq mi contatta.
Siamo un gruppo di amici che ama la poesia. L’idea è quella di portare nelle piazze di tutto il mondo poesie di diverse culture tradotte nelle lingue che sappiamo.”
Ci sto. Senza neanche pensarci.  L’idea mi piace subito.
Poi accade di Nizza. Non so se è stato il folle gesto di un solo pazzo o di un gruppo di estremisti ben organizzati. Quello che so che oltre al dolore per levittime ed i feriti, si aggiunge l’aumento di odio degli occidentali verso tutto ciò che proviene dall’Islam.
Chiusura.
Io credo che se non conosci davvero qualcosa possa capitare che tu ne abbia paura.

domenica 7 agosto 2016

Giuramento olimpico

Anche quest’oggi apriamo lo scrigno della memoria olimpica per raccontarvi gli anedotti e le vicende che hanno caratterizzato le precedenti 30 edizioni delle Olimpiadi.
Ieri ci siamo occupati di Carlo Airoldi, un grande maratoneta che dopo tante peripezie non potè partecipare alla prima edizione svoltasi ad Atene nel 1896, Oggi facciamo un salto in avanti e sfogliamo l’album dei ricordi del 1920.
In una Europa in cui ancora echeggiano gli orrori della Grande guerra, si cerca di tornare ad una certa “normalità” riavviando l’avventura olimpica i cui ideali decoubertiani mai come in questo momento appaiono necessari. Anversa, in Belgio, è la città prescelta e, forse,

sabato 6 agosto 2016

L’epopea di Carlo Airoldi

Carlo Airoldi
La storia di questo secondo giorno delle Olimpiadi Rio 2016, si sviluppa al tramonto del XIX secolo in un’epoca di forti tensioni tra le nazioni europee. Il sogno del barone Pierre de Coubertin, riveder nascere il mito delle Olimpiadi, prende forma nella speranza di trovare nello sport un fattore di unione tra i popoli. Protagonista di questa puntata è un italiano, Carlo Airoldi, un uomo che ha mostrato bene cosa voglia dire veramente avere lo “spirito olimpico” e la passione per lo sport.
Carlo Airoldi nasce ad Origgio, in provincia di Varese, nel 1869. Fisico basso, tarchiato e robusto, il giovane Carlo, operaio, nutre sin da piccolo una grande passione per l’atletica. Un interesse che lo porta ben presto ad arrotondare l’esiguo stipendio della fabbrica con esibizioni a pagamento di lotta, braccio di ferro e sollevamento pesi con la speranza nel cuore un giorno di poter prendere parte alle gare di corsa. Tra le imprese dell’atleta varesotto spicca su tutte la partecipazione, nel 1895, alla Torino-Marsiglia-Barcellona, una corsa di oltre 1000 Km, organizzata dai “Pionieri della Pace” un’organizzazione convinta che si potesse, attraverso lo sport, avvicinare i popoli.

venerdì 5 agosto 2016

120 anni dall’inizio dei giochi, un viaggio sempre attuale

Sono trascorsi 120 anni da quel giorno di aprile del 1896 quando Re Giorgio I di Grecia pronunciò, dal palco d’onore dello stadio “Panaellenico” di Atene gremito di persone, la formula di rito che dichiarava aperti i primi Giochi olimpici dell’era moderna. Oltre un secolo dalla realizzazione del sogno del barone francese Pierre de Coubertin di veder “risorgere” il mito di Olimpia; e dopo tanto tempo, eccoci, tutti pronti ad assistere a Rio 2016, e al rinnovarsi della magia a cinque cerchi, ad incitare i nostri beniamini, sostenendo soprattutto, con un pizzico di tenerezza, coloro che si accontenteranno di soddisfare il famoso motto secondo cui l’importante non è vincere, ma partecipare.
Al grido del motto olimpico “Citius!, Altius!, Fortius!” (più veloce, più alto, più forte) andiamo quindi ad iniziare questo viaggio nel tempo, questa avventura che ci condurrà alla scoperta di brevi aneddoti legati alle Olimpiadi e ai suoi personaggi, per meglio immergersi nel clima olimpico.

Si rinnova il successo di “Musica in festa” giunto alla XXII° edizione

Tre giorni all'insegna della musica, del divertimento e del buon cibo, innaffiato dall'ottimo Verdicchio locale, hanno animato il paese di Staffolo (AN) dove il 29-30-31 luglio si è rinnovata la tradizionale "Musica in Festa" giunta con successo alla 22° edizione sempre riservando ad appassionati e curiosi novità e sorprese del mondo musicale.

Hanno partecipato quest'anno: la banda sociale di Cavalese, Trento; il corpo bandistico "Città di Lavagna" Genova; corpo bandistico e majorettes "Città di Petriolo" Macerata; Corpo bandistico "Città di Fabriano", Ancona; il gruppo di frustatori Cassani di Solarolo; Ravenna e La J Big Band di Ancona.