domenica 12 luglio 2015

L’avanzata delle malattie endocrine e metaboliche, tra le cause, stili di vita e invecchiamento

prof. Andrea Giustina
Le malattie endocrine e metaboliche (malattie ipofisarie e tiroidee), ma anche diabete e osteoporosi sono in continuo aumento. Questo è dovuto sia all’invecchiamento della popolazione, sia agli stili di vita spesso non corretti. Ma anche ad una  migliore capacità diagnostica che permette di individuare i nuovi casi precocemente. Diversi studi epidemiologici hanno rilevato
come il cancro papillare della tiroide abbia un incremento di circa il 7% l’anno, sia per fattori ambientali che per una maggiore attenzione e monitoraggio dei noduli tiroidei. Nonostante il dato sia riferito alla Francia è ipotizzabile che la realtà europea presenti numeri sovrapponibili. La buona notizia è che la sopravvivenza per questa neoplasia è del 98% a 5 anni e del 96% a 10 anni.  In questo scenario,  la ricerca farmacologica continua a dare vita a nuovi farmaci sempre più efficaci, che permettono un approccio sempre più personalizzato.

Ai nostri microfoni il professor Andrea Giustina,  professore ordinario di Endocrinologia all’Università degli Studi di Brescia,  che in un recente convegno all'Università di Brescia ha parlato della diagnosi e del follow-up del nodulo e del cancro della tiroide, la cui diagnosi è in continuo aumento, del diabete mellito e dell’osteoporosi. Una sessione è dedicata alla disfunzione erettile e al rischio cardiovascolare.

L’endocrinologia e le malattie metaboliche rappresentano oggi un campo di vivacissima attività clinica e di ricerca, nonché un importante ed assai gravoso problema sul piano socio-economico. La formazione e l’aggiornamento di specialisti in grado di gestire al meglio il paziente endocrino-metabolico, sia sul piano diagnostico sia terapeutico, rappresenta quindi un nodo centrale per il servizio sanitario nazionale ed una sfida per l’Accademia.

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