venerdì 18 novembre 2016

In scena con Misia ascoltando la musica country di Wilson!

Dopo il successo di Malamore, Premio Flaiano, Lucrezia Lante della Rovere continua a dare vita a profili di donne straordinarie che hanno costruito la cultura del ‘900. Con la sensibile regia di Francesco Zecca e un testo inedito del poeta Vittorio Cielo, l’attrice romana rivela al pubblico italiano l’incredibile storia e la fascinosa personalità di Misia Sert, straordinaria mecenate a cui dobbiamo la scoperta, fra gli altri, di Cocò Chanel. Il suo salotto parigino era frequentato da Picasso, Paul Morand; fu ritratta da Renoir e da Toulouse Lautrec, ispirò Jean Cocteau per il personaggio della principessa nel romanzo “Thomas l’imposteur” e fu definita da Proust “un monumento di storia, collocata nell’asse del gusto francese come l’obelisco di Luxor nell’asse degli Champs Elysées”. A riportare in vita questo personaggio molto discusso ci ha pensato la prima ospite di oggi di “On The Stage”, Lucrezia Lante della Rovere, la quale a poche ore dal debutto al Piccolo Eliseo con “Io sono Misia – L’ape regina dei geni” è salita sul nostro palcoscenico radiofonico per raccontarci lo spettacolo e la personalità di una femminista ante litteram, che come lei stessa ha detto “oggi potrebbe essere paragonata solo alla pop star Madonna, icona della trasgressione moderna”.
L’opposto della trasgressione, intesa come tradizione ce la presenta, invece, il secondo ospite di “On The Stage” un giovane cantautore e produttore di vino biologico Giulio Wilson. Toscano d’origine sceglie solo sonorità e uve autoctone per la produzione delle sue passioni: la musica e il vino. All’esordio con il suo primo album “Soli Nel Midwest” Wilson ci presenta due canzoni: “Hey Jack” e “Vento Arlecchino”; connubio d’atmosfere country e sonorità internazionali dove l’incontro di mandolini, pianoforti, violini, banjo e dobro raccontano un percorso di vita fatto di scelte “Il più grande viaggio è quello che ognuno percorre per conoscere sé stesso. Jack sta per partire per un lungo viaggio: la vita, la crescita, la conoscenza di sé e degli altri. Jack è lasciare ciò che si era per diventare qualcun’ altro, è la scelta al bivio della vita. Jack è partire per realizzare il proprio sogno, è crescere senza guardarsi indietro. Jack è ognuno di noi. ” Dopo aver pubblicato il suo primo album con l’approvazione del figlio di tre anni, il cantautore “biologico” tenta la strada di Sanremo, infatti proprio mentre stava andando a fare la selezione ci ha confessato che sarebbe bello partecipare al festival, ma se non dovesse accadere nulla, per lui la vita continuerebbe normalmente facendo altre scelte.

Fabrizio Silvestri

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