giovedì 2 febbraio 2017

Italia, candidata patrimonio e paesaggio del Prosecco

Con decisione unanime, la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco ha candidato, a nome del governo italiano, il paesaggio vitivinicolo del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene per l’ambito ingresso nella lista dei beni materiali. Il ministro Martina ha firmato ieri il dossier di candidatura così da consentire l’odierna valutazione per l’invio a Parigi. Per l’area veneta la candidatura fu avviata nel 2009 dall’allora ministro Zaia.

Sono solo nove, finora, i paesaggi vitivinicoli iscritti nella Lista dell’Unesco su un totale di 1052.

La Commissione nazionale italiana per l’Unesco, presieduta da Franco Bernabè, ha deciso con parere favorevole di sei ministeri di candidare le colline del Prosecco dove regna “un equilibrio inscindibile tra uomo e territorio rappresentato nelle tradizioni e nella letteratura del ‘900 e nelle citazioni del suo paesaggio in numerose produzioni pittoriche di maestri del Rinascimento Veneto”. Martina aveva anticipato ieri il suo sì convinto a una “candidatura che esprime con forza la capacità del Prosecco di valorizzare un territorio agricolo e promuovere l’Italia nel mondo”.

Il logo Unesco, spiega il consigliere Pier Luigi Petrillo rappresenta un marchio di eccellenza, di unicità, ed è il criterio di scelta dei grandi flussi turistici. Per questo è così ambito. un marchio raro che premia in Italia solo 51 siti materiali e 7 elementi immateriali. Il sito rappresenta oltre 20mila ettari e coinvolge 15 comuni”. Si punta a rafforzare il primato mondiale detenuto dall’Italia con 51 riconoscimenti, incalzato dalla Cina che ne conta 50, e dalla Spagna che arriva a 49.
Piero Cantore

Nessun commento:

Posta un commento