domenica 7 agosto 2016

Giuramento olimpico

Anche quest’oggi apriamo lo scrigno della memoria olimpica per raccontarvi gli anedotti e le vicende che hanno caratterizzato le precedenti 30 edizioni delle Olimpiadi.
Ieri ci siamo occupati di Carlo Airoldi, un grande maratoneta che dopo tante peripezie non potè partecipare alla prima edizione svoltasi ad Atene nel 1896, Oggi facciamo un salto in avanti e sfogliamo l’album dei ricordi del 1920.
In una Europa in cui ancora echeggiano gli orrori della Grande guerra, si cerca di tornare ad una certa “normalità” riavviando l’avventura olimpica i cui ideali decoubertiani mai come in questo momento appaiono necessari. Anversa, in Belgio, è la città prescelta e, forse,
non poteva essere altrimenti, vista l’invasione, durante il recente conflitto, del neutrale paese nord europeo.
Sull’onda emotiva degli echi di guerra, l’edizione belga vede l’introduzione, per la prima volta nella storia dei Giochi olimpici moderni, del Giuramento olimpico degli atleti. Scritto dallo stesso de Coubertin, il testo del 1920 – recitato dal belga Victor Boin – diceva: «Noi giuriamo che prenderemo parte ai Giochi Olimpici in uno spirito di cavalleria, per l’onore del nostro paese e la gloria dello sport». Successivamente il testo fu leggermente cambiato e nel 2000, in occasione dei Giochi di Sidney, fu aggiunta una parte riguardante il doping.
Dal 1972 , nell’edizione invernale Sapporo in Giappone, viene recitato anche il Giuramento del giudice e, soltanto dal 2012, anche quello dell’allenatore. In tutti e tre i tipi di giuramento l’atleta, il giudice e l’allenatore – che appartengono al paese organizzatore – reggono un angolo della bandiera olimpica mentre pronunciano nella lingua del loro paese il giuramento a nome di tutti gli atleti, giudici, allenatori.
Anche se non sempre gli atleti hanno rispettato il giuramento olimpico noi vi giuriamo solennemente che domani torniamo per raccontarvi di un atleta italiano specializzato nella marcia, disciplina di cui è stato campione olimpico ed europeo. Siete curiosi di sapere chi è?
Fabrizio Silvestri – Giovanni Fenu

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