venerdì 19 agosto 2016

Olimpiadi insanguinate

Oggi dallo scrigno della memoria estraiamo una pagina nera delle Olimpiadi che racconta di una strage avvenuta a Monaco Di Baviera.
Monaco di Baviera 1972. Sono le 4.4° del mattino del 5 settembre quando un gruppo di terroristi palestinesi appartenenti all’organizzazione legata all’ Olp “Settembre nero” irrompe nel villaggio olimpico prendendo in ostaggio alcuni atleti israeliani. Le richieste dei terroristi sono chiare: per evitare una strage, chiedono la liberazione di 234 detenuti, in larga parte palestinesi. Le ore che seguono sono cariche di tensione; la polizia tedesca cerca una mediazione, mentre da Israele arriva la ferma decisione del premier israeliano Golda Meier di non aprire alcun dialogo con i terroristi. A nulla serve, per smuovere la Meier, nemmeno la notizia, giunta intorno alle 18, della morte di due atleti israeliani.
Alla fine di una giornata estenuante, la polizia tedesca, con una tattica assai discutibile come vedremo, accontenta la richiesta dei terroristi fornendo loro un automobile con la quale raggiungere l’aeroporto.
Giunti allo scalo bavarese i terroristi – che avevano con se 9 ostaggi – sono fatti bersaglio della sparatoria della polizia: vengono uccisi tutti e nove gli ostaggi e cinque terroristi.
Per i Giochi è il giorno più nero. I restanti atleti israeliani decidono di abbandonare le gare.
Purtroppo, questo evento o altre proteste che si sono verificate in altre edizioni delle Olimpiadi dimostrano che una volta i Giochi interrompevano le ostilità, mentre al giorno odierno sono i conflitti che interrompono i Giochi e addirittura come nel caso di Monaco irrompono nello “spazio sacro” del villaggio olimpico.
Fabrizio Silvestri – Giovanni Fenu

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