venerdì 12 agosto 2016

Una “pazza” maratona

Felix Carvajal
Ben ritrovati ad Olimpia Racconta, Rio2016 in questi giorni ci sta regalando tante emozioni e accadimenti che entrano a pieno titolo nella storia dei giochi olimpici. Le medaglie vinte dagli italiani, le cadute dalla trave di Vanessa Ferrari e dell’olandese Van Vleuten nel ciclismo femminile. Tutti avvenimenti che vanno ad arricchire quelli che in questi giorni vi stiamo raccontando. Nella puntata di ieri vi abbiamo raccontato la disorganizzazione delle prime olimpiadi dopo quella di Atene del 1896, mettendo a fuoco le edizioni di Parigi e St. Louis. Oggi ripartiamo proprio di questa edizione, era il 1904, la terza edizione dell’olimpiadi durò quasi quattro mesi dal 1 luglio al 29 ottobre.

Perfetto emblema della disorganizzata Olimpiade di St. Louis, è la maratona che si tiene il 30 agosto. Una gara che vede al suo interno di tutto e di più: atleti in crisi, “antenati” del doping e comportamenti antisportivi. Ma procediamo con ordine; in quella torrida giornata gli sfidanti si danno battaglia; tra questi un curioso cubano, Felix Carvajal, il quale ha la geniale idea di presentarsi con scarpe col tacco e un abbigliamento pesante; il “buon” Carvajal non termina la corsa: colto da una crisi di fame, decide di mangiare due mele acerbe colte da un albero e che gli provocano un terribile mal di stomaco che lo mette fuori gioco.
Il gran caldo induce molti atleti a ricorrere a metodi più o meno leciti; l’americano Thomas Hicks, ad esempio, viene aiutato dal proprio allenatore con un “beverone” a base di stricnina, brandy e uovo sbattuto, un energizzante vietato nelle successive edizioni dei Giochi. Un altro atleta invece rischia di morire a causa della polvere che, per via della bocca aperta con cui corre, ingerisce. Il primo a tagliare il traguardo è lo statunitense Frederick Lorz il quale però ben presto viene squalificato; testimoni oculari, infatti, affermano di aver visto Lorz salire, dopo 14 Km, sull’automobile guidata dal suo allenatore percorrendo circa 17 Km per poi scendere e concludere a piedi i restanti 10 Km. La vittoria viene assegnata indovinate a chi? A Hicks, sì proprio lui, l’atleta del “beverone” alla stricnina.
Anche questo è accaduto alle Olimpiadi… Certo oggi con i controlli anti doping tutto questo non è più ammissibile…
Fabrizio Silvestri – Giovanni Fenu

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